Usiamo le scimmie

ScimmiaQualcuno ha riconosciuto questo scatto.

Questa è la famosa scimmia che si è fatta un autoscatto con l’attrezzatura di David Slater.

In realtà ho usato questa fotografia semplicemente per mostrare una scimmia.

Perchè una scimmia è presto detto: in ambito informatico la “scimmia” è sinonimo di una persona che non se ne intende, esterna alla sfera di competenza.

Non è un termine dispregiativo, anzi, la “scimmia” è utilissima perchè se si crea un programma e lo si fa testare ad una “scimmia”, lui (o lei), non conoscendo le logiche del programma, scoverà più facilmente i problemi del software stesso.

Le “scimmie” vedono aspetti che noi ignoriamo perchè ci lasciamo condizionare dai tecnicismi.

Quando osservo una mia fotografia o quella di un altro controllo le luci, la composizione, il mosso, lo sfondo, ecc. mentre una “scimmia” guarda una fotografia e la interpreta.

Spesso faccio osservare le mie foto ad altre persone che non sono nell’ambito fotografico e loro mi danno una serie di feedback che elenco, filtro e studio.

Alcuni gli scarto quando si riferiscono ad aspetti che ho già esaminato o a tecnicismi voluti, altri invece mi fanno riflettere su quello che dice veramente una fotografia e mi aiutano a far crescere la mia visione.

Le “scimmie” non hanno i filtri tecnici che ho io e quindi hanno una diretta visione del messaggio del fotografo e capiscono prima e meglio la validità di uno scatto.

Mia moglie, non si offenda, è la mia “scimmia” preferita perchè ignora molti aspetti della fotografia e quindi vede davvero il potenziale dei miei scatti, senza di lei avrei probabilmente cestinato scatti validi ma soprattutto la mia visione non sarebbe migliorata.

Più di una volta mi è capitato di scartare fotografie che poi, su sua critica, ho ripreso, rianalizzato e ritoccato per constatare effettivamente che avevano del potenziale semplicemente mal espresso.

Spesso mi sottolinea particolari da salvare in scatti da scartare e questi diventano pezzi di puzzle che riutilizzo negli scatti successivi.

Affidatevi senza indugi all’occhio inesperto di un amico o un familiare e capirete davvero se i vostri scatti trasmettono un messaggio e come, eventualmente, renderlo più forte e più chiaro.