Sony ‘Active-Pixel Color Sampling’…il sensore rivoluzionario del 2015

sony sensorDal ritorno dalle vacanze mi sono un pò fermato, sia perchè sto prendendo ancora la mano con la nuova EM-1, sia per il tempo sempre minore, sia perchè sto tentando di capire la tecnologia fotografica dove sta andando.

Di certo le nuove uscite di Canon e Nikon sono veramente di poco interesse visto che, come già espresso non solo da me, non sono né carne né pesce.

Invece il mondo mirrorless offre sempre più scelta, offerte ma soprattutto innovazioni.

Come sappiamo il mondo reflex si basa su una tecnologia vecchia di ormai 50 anni, ma per quanto riguarda il cuore delle fotocamere, il sensore, la tecnologia è ovviamente più giovane ma anche molto più in fermento.

I problemi sono sempre i soliti: velocità di scatto, moire, performance ad alti ISO.

I sensori attuali sembra siano arrivati quasi al limite fisico di queste performance e quindi è necessaria un’altra tecnologia.sony full-frame

Secondo rumors sempre più incalzanti questa nuova tecnologia sarebbe la APCS, che sta per Active-Pixel Color Sampling, da non confondere con APS-C (formato del sensore usato canon paragonabile al DX Nikon).

Le tecnologie attuali prevedono che il sensore abbia pixels dedicati al verde, rosso e blu mentre nella la nuova tecnologia ogni pixel riece ad elaborare tutti i 3 colori indifferentemente senza necessità di interpolazione (sensore Bayer) o livelli di colore dedicati (Foveon).

Quindi in teoria un sensore da soli 4.81Mp produrrebbe file di qualità pari ad uno attuale da 19Mp e, avendo pixel grandi il quadruplo, avrebbe una gestione agli alti ISO al momento inarrivabile da nessun altro sensore in commercio e soprattutto potrebbe gestire un frame rate superiore ai 10fps facilmente.

Secondo i dati forniti registrerebbe video 4k a 240fps e 2k a 16000fps.

Dati incredibili per un sensore che pare consumare pochissimo ed essere più semplice anche da produrre.

apcs sensor schema

Guardando però lo schema di funzionamento qui sopra riportato (fonte sonyalpharumors.com)  c’è un problema che al momento non ha ancora una soluzione e per il quale questa nuova tecnologia potrebbe essere abbastanza limitata nell’utilizzo: il sensore necessita di 3 esposizioni, una per colore.

Questo significa che fotografie di movimento rapido o lunghe esposizioni sarebbero irrealizzabili.

E’ vero che la velocità del sensore è talmente alta che lo stesso potrebbe effettuare 3 esposizioni successive in un tempo inferiore a quello massimo di uno moderno e quindi, in caso di movimenti non istantanei, sarebbe un difetto trascurabile ma comunque è un dato del quale tenere conto.

Nel 2015 vedrà la luce su dispositivi destinati al grande pubblico come cellulari e fotocamere.

E’ una tecnologia di sicuro interessante, vedremo che successo otterrà.