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2014Olympus OMD EM-1: parte quattro – l’autofocus
Quarta parte di questa mia recensione (prima parte, seconda parte, terza parte) in cui voglio presentarvi la Olympus OMD EM-1.
Oggi parlerò della funziona che ritengo più critica per il mio modo di fotografare e che a detta di molti è lo spartiacque tra le mirrorless ed il mondo professionale cioè l’autofocus.
Per la fotografia sportiva l’autofocus è fondamentale, per il mio sport, la pallacanestro il problema peggiora perchè è necessario seguire un soggetto che, anche se più lento di una motocicletta o una macchina di F1, potrebbe essere coperto da un avversario e mandare in crisi il sistema di AF.
Comunque analizziamo i vari sistemi di AF che la EM-1 propone.
Le modalità di messa a fuoco sono 5:
- AF Singolo
- Continuo
- Manuale
- Singolo + Manuale
- Continuo con Tracking del soggetto
Queste vanno abbinate alle aree di messa a fuoco che sono 3:
- Tutta l’area visibile
- Una zona 3×3
- Singolo punto
In aggiuntiva si può decidere la grandezza dei riquadri della griglia per un’area più o meno grande e si può anche impostare una delle modalità di auto-riconoscimento del viso che sono anche queste 5:
- Off
- Solo viso
- Viso e occhi
- Viso e occhi con preferenza dell’occhio destro
- Viso e occhi con preferenza dell’occhio sinistro
Come vedete le combinazioni sono innumerevoli e questo offre una flessibilità incredibile durante lo scatto.
Non è proprio velocissimo modificare il punto di messa a fuoco in modalità singolo punto.
Ma, rispetto alla D800E, devo dire che fotografare una persona con area 3×3 e auto-riconoscimento viso e occhi è veloce e affidabile anche in condizioni di scarsa luce e persone in movimento.
La modalità di AF singolo è perfetta per situazioni tranquille mentre durante lo sport è consigliabile usare l’AF continuo, per il basket il tracking non si è rivelato efficace perchè alla sovrapposizione dei giocatori il tracking spesso seguiva il giocatore sbagliato.
Devo ammettere però che una volta preso il soggetto è difficile che lo perda e questo è senza dubbio un punto a favore.
Purtroppo ho avuto poco tempo per testare l’AF continuo ma ritengo che il sistema funzioni bene e, con un pò di pratica, possa non essere un problema.
L’accoppiata alti iso e messa a fuoco continuo mette a dura prova la fotocamera che reagisce in maniera ottima.
Unica pecca non trascurabile è che in modalità di AF continuo e scatto a raffica il mirino elettronico “scatta” non risultando fluido e quindi si fa fatica a capire che cosa si stia fotografando, problema che lo specchio delle reflex invece non presenta per ovvi motivi fisici.
Premetto che di base la fotocamera presenta come caratteristica quella di poter rivedere direttamente nel mirino la foto scattata ma io ho già disabilitato questa funzione e quindi è proprio un problema del mirino.
Per fortuna di solito scatto mantenendo anche l’occhio non nel mirino aperto in modo da anticipare quello che non vedo nell’obiettivo ed in questo caso mi risulta estremamente utile.
Concludendo l’AF è molto buono, con il futuro 40-150mm dovrebbe essere addirittura più veloce e preciso e quindi non mi resta che aspettare per provarlo, per adesso è più che soddisfacente, se si riuscisse a risolvere lo “scatto” del mirino la EM-1 sarebbe perfetta.
Ecco qualche scatto in una buia palestra durante gli allenamenti.
Questo weekend la userò sul campo per un battesimo.
Dovrà vedersela in un confronto diretto con la D800E, vedremo come se la caverà.