Odio i critici della postproduzione

postproduction-haters

Che bella foto, ah beh, l’hai postprodotta!

Che bella illuminazione, ah beh, l’hai postprodotta!

Che bella atmosfera, ah beh, l’hai postprodotta!

Basta, ne ho piene le palle di questi commenti.

Con alcuni amici scherzo sulla postproduzione ma altre persone vorrei prenderle a schiaffi.

Vorrei capire perchè, per certe persone, utilizzare lightroom o photoshop per migliorare i propri scatti sembra quasi un reato alla fotografia.

La postproduzione è un modo per rendere migliore il proprio prodotto e renderlo anche più vicino a quello che è la propria visione dello scatto.

Quando scatto una fotografia voglio che chi la vedrà non veda il contenuto della fotografia ma si senta nella fotografia: deve provare le stesse emozioni che provavo io, cogliere la stessa atmosfera che ho colto io, sentirsi lì dove ero io.

Ovvio che non sempre ci riesco ma la postproduzione è il mezzo che mi aiuta ad avvicinare di più le altre persone alla mia visione.

Non intendo certo la postproduzione come stravolgimento della natura: lo snellire le persone, cambiare la postura o altri magheggi simili non li condivido neanche io anche se certe volte sono necessari.

Però lavorare sull’intensità delle luci e delle ombre, sulla chiarezza dell’immagine, sulla vividezza e saturazione dei colori è un’altra cosa.

Questi sono strumenti per trascinare l’osservatore nel mio mondo.

Però i critici sono sempre lì, ad aspettare il tuo scatto e criticarlo per averlo ritoccato.

Dovete sapere che i critici sulla postproduzione si dividono essenzialmente in 3 gruppi:

  • Quelli che la usano, la sanno usare, e ti criticano in maniera costruttiva consigliandoti magari un diverso approccio al tuo scatto.
  • Gli invidiosi che non sanno usare lightroom e photoshop e quindi denigrano le mie foto a prescindere.
  • Coloro che si ritengono puristi e non concepiscono la postproduzione perchè, citazione, “intacca la vera visione della realtà” e anche loro a prescindere criticano i tuoi scatti.

 

I primi sono le uniche persone che apprezzo realmente, con le quali scambio volentieri pareri tecnici e dai quali accetto i consigli.

Ai secondi neanche mi rivolgo perchè possono vivere nel loro brodo primordiale ed, al posto di perdere tempo a criticare le foto altrui, potrebbero farsi un corso di fotoritocco e smettere di essere invidiosi, ma si sa, con alcuni non c’è via di scampo.

Ai terzi invece chiedo perchè, essendo così puristi nei confronti della tecnologia, non si muovano a cavallo invece che in macchina, non paghino la spesa barattandola con pecore e uova al posto di usare il bancomat, chiamino gli amici coi segnali di fumo al posto del telefonino.

Inoltre sono gli stessi che vanno in giro sfonderando reflex e lenti appena uscite sul mercato e che sbandierano al mondo come, con questi ultimi ritrovati tecnologici, le fotografie prodotte siano di un livello talmente alto da risultare irraggiungibili agli altri comuni mortali.

Ma come, non dovreste usare il foro stenopeico se siete così puristi???

Come dice Cliff Mauttner, maestro della fotografia, effettivamente le nuove reflex e le lenti di ultima generazione ti danno la possibilità di scattare fotografie che qualche anno fa non sarebbero state possibili, ma comprare una Nikon D4 ed un 70-200mm f/2.8 non ti fa diventare un fotografo migliore ma semplicemente un possessore di Nikon.

Lightroom e Photoshop esistono.

Punto.

Migliorano i miei scatti e liberano la mia visione e quindi continuerò ad utilizzarli.

Punto.

Cari i miei critici fatevene una ragione di vita, ma d’altronde “Haters Gonna Hate”.

Punto.