La compagna di passeggio

Carpe DiemLa mia adorata fotocamera mi accompagna sempre in ogni uscita, anche solo per fare un giro con la famiglia.

Talvolta capita che rimanga chiusa tutto il tempo in borsa.

Qualcuno mi ha chiesto perchè mi porto appresso la macchina se poi non la utilizzo.

La risposta è che non so mai se capiterà qualcosa di interessante da riprendere.

Io mi faccio trovare sempre pronto.

Una volta mi è capitato di andare ad una festa di quartiere e di trovare, oltre alle classiche bancarelle, l’iniziativa dei pompieri coi bambini e di immortalare Lorenzo che spegneva il fuoco e recuperava un gatto di peluche da un’albero.

Certo non sono fotografie da prima pagina del corriere o da mostra fotografica ma sono un ricordo da conservare.

Non si sa mai quello che può capitare, bisogna sempre essere pronti, pronti anche a non scattare nulla e portare semplicemente la reflex in giro a prendere aria.

E poi ci sono quelle volte che la reflex esce dalla borsa per scattare foto che non verranno mai alla luce.

Scatti sbagliati o per errate impostazioni tecniche o perchè semplicemente il soggetto era poco interessante.

Scatti che di solito si buttano nel cestino in pochi secondi.

Ma attenzione a farlo subito perchè in alcuni casi anche quegli scatti sono utili.

Sono quelli da cui si costruisce, con un lavoro critico, la propria visione, la si rinforza, la si sviluppa.

Come diceva HCB: “Le tue prime 10000 fotografie sono le peggiori”.

Non vuol dire però che la 10001 sia un capolavoro, semplicemente significa che il processo di apprendimento per diventare un miglior fotografo richiede tempo e lavoro.

Ho superato da un pò i 10000 scatti ma ancora studio le mie fotografie, e non solo le mie, per migliorarmi.

Un percorso di apprendimento e miglioramento che non potrei intraprendere senza la mia compagna di passeggio.